🏠 Chi Siamo
Questo sito vuole essere un luogo deputato alla geografia della mente di chi si sente di condividere la nostra visione del mondo, e di chi vuole avvicinarsi a questa coraggiosa posizione.
Noi abbiamo le idee chiare: il nostro obiettivo è nutrire e far crescere una realtà fatta di persone consapevoli in ambito politico, di alimentazione etica, di rispetto per la natura, gli animali e la bio-diversità, di uso attivo del cervello e affrancamento dal controllo mediatico e statalista.
Concentrandoci sul rapporto uomo-natura attraverso lo studio, la ricerca e la diffusione dei relativi fondamenti e di nuove scoperte cerchiamo di immaginare un mondo in equilibrio partendo da noi stessi: la rivoluzione si combatte giorno per giorno iniziando a tavola, facendo la spesa, coltivando il nostro cibo, rispettando la Tradizione, quella primordiale, libertaria ed autarchica.
Educando quindi i nostri figli ai valori e alla spiritualità, mantenendo il nostro corpo e la nostra mente sani, in accordo con la nostra natura.
Tutto questo è possibile, imparando a pensare di testa propria: c'è un filo sottile che lega spiritualità, benessere, alimentazione etica, rispetto per la diversità umana ed animale, cultura, politica e natura.
Unirsi in rete con persone simili che condividano il nostro modo di pensare è un buon modo per iniziare a cambiare la realtà.
La nostra visione si basa sulla creazione di comunità-villaggi in cui le persone occupano il proprio spazio ed in cui possano vivere in accordo con i propri princìpi. Questi princìpi dipendono dalla natura delle persone che formano la comunità, in primo luogo, perché l’ultima cosa che vogliamo fare è imporre un sistema rigido o dogmatico di qualsiasi tipo.
Una Libera Comunità può essere fondata riconoscendosi in un ampio spettro di orientamenti siano essi pagani, monoteisti, eterosessuali, omosessuali, vegani, contadini, artigiani, artisti, etnicamente omogenei o uniti in tribù miste, etc. in quanto per le Libere Comunità il fattore primario oggi è l’autosufficienza: energetica ed alimentare. Il futuro non riserva nulla di buono, soprattutto nelle città. Dobbiamo essere pronti al cambiamento.
Pensiamo che certi valori siano degni di essere preservati per le generazioni future e per questo vogliamo favorire un clima in cui questo sia possibile.
Come creare la tua micronazione
A pochi giorni dal dodicesimo anniversario di Flandrensis, Nicholas de Mersch d'Oyenberghe ha pubblicato un vademecum con i consigli utili per fondare la propria micronazione.
La micronazione intenzionale del "Bardo"
Nelle colline del monregalese sorge la micronazione de “Il Bardo”, uno staterello retto dal duca Piercarlo Bormida e da una fitta corte di ministri.
Il Santuario del Bardo
Il Santuario del Bardo è un progetto della micronazione del Bardo. È principalmente uno spazio, una casa di campagna in cui vivono esseri umani e numerosi animali, che in questo luogo hanno trovato riparo, buon cibo e la libertà di essere se stessi. Il Santuario del Bardo non è una fattoria didattica e non è una nuova versione di uno zoo rurale dove trascorrere le domeniche. Il Santuario del Bardo è un luogo dove uomini e animali convivono rispettandosi e contagiandosi a vicenda. Oltre ai nostri amici di vita, Bardo ospita temporaneamente animali selvatici da reintrodurre in natura come volpi e ricci.
Flandrensis: il Grande Duca dei Pinguini. Intervista con la micronazione antartica
“L'unico Paese al mondo che non vuole che la sua terra sia abitata da persone”, Flandrensis si trova su cinque piccole isole delle coste dell'Antartide occidentale: e nel 2008 ha basato la sua affermazione su un'interpretazione del Trattato sull'Antartide (1959). Il trattato proibisce a qualsiasi nazione di rivendicare il territorio antartico tra 90-150° (Antartide occidentale), ma il trattato non menziona le rivendicazioni di singole persone. Così l'attuale reggente Nicholas de Mersch d'Oyenberghe rivendicò le isole a suo nome personale e inviò lettere alle Nazioni Unite e alle nazioni che firmarono il Trattato sull'Antartide per informarle della sua rivendicazione, quindi concesse le sue isole al Granducato.
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Consolato Estense del Gran Ducato di Flandrensis
I membri del Corpo Diplomatico Flandrense sono diplomatici che rappresentano il Granducato di Flandrensis in un altro stato sovrano. Ambasciatori e Consoli allargano la comunità Flandrense e aiutano lo sviluppo della nostra identità nazionale. Hanno contatti con le autorità e le organizzazioni locali, organizzano incontri occasionali con cittadini o altri micronazionalisti e sensibilizzano la comunità locale su Flandrensis e sui cambiamenti climatici.
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Bardo incontra Flandrensis
Il 21 Luglio 2020 il Bardo ha accolto il Console Estense del Granducato di Flandrensis, Barone Manuel Noorglo, per firmare il trattato di reciproco riconoscimento fra le due micronazioni vicine per impegno a favore dell'ambiente.
Il Duca Reggente Piercarlo von Bòrmida crede fermamente nella collaborazione con il Granducato di ghiaccio più famoso del mondo e nelle sue azioni positive contro il surriscaldamento globale.
Flandrensis supporta Città di Smeraldo: Nuove Antiche Foreste
Sempre più spesso, ormai, si percepisce un gran bisogno di "ecologia", di cambiare le cose, di sperare in un futuro migliore. Allo stesso tempo non è raro che le persone finiscono per imbarcarsi in progetti che poi si rivelano di scarso valore. Se invece si uniscono le forze in progetti educativi e di alto valore ambientale, il risultato è di certo più inclusivo.
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Flandrensis invade il Bardo!
Le guerre e i dissidi tra micronazioni sono meno consueti dei macro conflitti a cui siamo ormai abituati, ma non sono impossibili, a volte accadono per divergenze, altre volte per rivendicazioni di territori in comune, altre volte per il semplice egotismo di capi di Stato usciti di senno... Ma in questo caso si è trattata di un'invasione pacifica.
Un nuovo ruolo per la Geografia
Quella Geografia che fino agli anni cinquanta del secolo scorso si proponeva come sintesi conoscitiva enciclopedica dei vari ambiti dell'esistente non ha più piena validità. Oggi essa ha necessità di assumere una scala, una modalità di indagine e una finalità capaci di far cogliere nel contempo le cause e l'evolversi delle situazioni locali, statali, continentali e planetarie. Una geografia quindi in grado di cogliere gli aspetti del sociale e del culturale in rapporto alle situazioni ecologico ambientali e delle risorse. Una geografia cioè atta a fornire indicazioni sullo sviluppo sostenibile.
L'Uomo Autarchico
Può sembrare difficile da credere, ma c'è stato un tempo in cui la gente comune ha avuto un maggiore controllo sulla propria vita e ha abitato un mondo in cui la stragrande maggioranza degli individui era in grado di vivere in comunità solidali con i loro simili dove perseguire un'esistenza rurale lontano dal rumore dei centri commerciali; coltivare il cibo per il proprio consumo, parlare tra di loro e godere delle arti come la musica in una società senza televisione né videogiochi, una società centrata sulla trasmissione di valori tradizionali ai propri figli senza l'influenza nefasta delle scuole di regime e dei mass-media. Ma qualcosa è andato storto.
Zooantropologia e Identità
La Zooantropologia è la disciplina che studia la relazione tra l’uomo e le altre specie. Ma detto così, non è abbastanza, perché in realtà essa mette in luce alcuni aspetti che molto spesso vengono ignorati e che sono fondanti per la sua reale comprensione.
L'Ecologia Profonda
L’Ecologia Profonda (o Ecosofia) è un movimento filosofico e di pensiero, una visione del mondo a sfondo panteista che richiede un profondo rispetto per tutti gli esseri senzienti (e quindi anche gli ecosistemi) e per tutte le relazioni che li collegano fra loro e al mondo cosiddetto “inanimato”.
Etnobotanica, perché studiarla è importante?
L'etnobotanica è lo studio delle piante di una regione e dei loro usi pratici attraverso la conoscenza tradizionale di una cultura e di un popolo locali. Un etnobotanico si sforza quindi di documentare le usanze locali che coinvolgono gli usi pratici della flora locale per molti aspetti della vita, come le piante come medicinali, alimenti, sostanze intossicanti e vestiti.
Erbe spontanee: linfa naturale di selvaticità!
Cerco sempre di coinvolgere chi mi legge, in un rapporto più diretto con ciò che utilizziamo per la nostra salute e la nostra alimentazione. Dunque oggi vorrei parlarti delle erbe selvatiche come ingredienti da portare in tavola. Perchè? Te lo racconto subito, e ti porterò due testimonianze di care amiche che praticano la raccolta di erbe selvatiche.
Anti-razzismo specista: una grande incoerenza
È cosa facile auto-etichettarsi con un appellattivo che ci associ ad una lotta politica, parte integrante della logica collettiva del “ben pensare” apparendo come martiri. Altrettanto facile cedere al vizio ed alla volontà di soddisfazione sensoriale, appagando tale pulsione vitale con un’alimentazione innaturale e poco etica. Come ci si può considerare anti-razzisti, contro ogni forma di schiavitù, se siamo poi noi stessi ad esercitare un sadico suprematismo nei confronti di forme di vita di specie diverse, ma dotate di consapevolezza anch’esse? Come potrebbe mai un individuo antagonista della discriminazione intra-specie, proiettarla all’esterno verso esseri innocenti?
L’individualismo assoluto quale mezzo di affrancamento dall’oppressione dualistica
Cos’è la morale? In breve rappresenta l’insieme di valori ed atteggiamenti utili alla vita comunitaria. Ma se la vita comunitaria si basa su una morale menzognera ed innaturale imposta attraverso il giogo di un sistema politico artefatto il cui fine è la sola sopravvivenza dello stato, non implica che ciò che viene pubblicamente esposto ed esaltato come “bene” sia realmente ed oggettivamente tale.
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Sulla glorificazione del Lavoro
È di moda, nella nostra epoca, esaltare il lavoro, quale che sia e in ogni modo lo si compia, come se avesse un valore eminente di per sé, indipendentemente da qualsiasi considerazione d’altro ordine; è soggetto d’innumerevoli declamazioni tanto vuote quanto pompose, non solo nel mondo profano, ma anche, cosa ben più grave, nell'ambito delle organizzazioni iniziatiche rimaste in Occidente.
Spirito della Natura e Stregoneria: intervista a Lisa Catola
Essere strega per me è un modo di vivere la vita con la consapevolezza di essere parte della Natura in cui ogni cosa vivente è sacra. È un cammino spirituale fatto di pratiche concrete e reali che arrivano dalle Streghe che mi hanno preceduta, e che integro nella mia vita quotidiana. Trovo che sia essenziale per una strega, vivere seguendo i ritmi della Natura, onorarne i cambiamenti e in base a questi ritmi creare i propri incanti per trasformare la propria vita e aiutare anche gli altri a fare lo stesso.
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Il significato dell'Arcobaleno
🌈 Quando vediamo un arcobaleno nel cielo è ora di porsi qualche domanda perché sicuramente ha un messaggio da trasmettere:
E’ ora di cambiare qualcosa nella nostra vita? Cercare nuove opportunità? Siamo in grado di guardare le situazioni da altre prospettive? Siamo pronti a lasciare la strada vecchia per una nuova? Siamo connessi con la nostra parte spirituale?
Tutte domande che meritano una risposta positiva e se non siamo in grado di darla allora si deve lavorare su se stessi e cercare cosa ci impedisce di cavalcare l’arcobaleno, ed ovviamente la tigre.
L'Origine dei Boschi Sacri, dimora degli Spiriti
Chiunque sia entrato in un bosco può capire il senso di sacro rispetto e anche una sorta di timore reverenziale che si prova vicino agli alberi, tra le piante, con gli animali che bisbigliano in sottofondo.
Sappiamo che in passato esistevano dei culti legati ai boschi e agli alberi perchè considerati sacri. L’origine di queste pratiche va ricercata come sempre nella vita dei nostri antenati, infatti l’uomo primitivo si trovò a vivere a stretto contatto con la Natura e con le grandi foreste, rigogliose e abbondanti.
Inizialmente il bosco poteva incutere timore sia per la sua impenetrabilità e anche perchè era il luogo dove vivevano i principali predatori.
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🎥 La Magia Naturale per creare attraverso l'intuito
La magia è stato il primo atto metafisico consapevole dei nostri antenati: attraverso canti, danze e sostanze psicotrope, c’era l’intenzione di modificare la realtà con l’aiuto degli spiriti che erano parte della loro vita.
Ad oggi però, la magia rientra ancora tra le cose metafisiche, ovvero oltre ciò che è conoscibile dalla fisica moderna. Qualche informazioni in più sul suo funzionamento ci arriva dalla fisica quantistica ma non soddisfa ancora i parametri affinché la magia sia ritenuta reale.
Agisce infatti su piani sottili e invisibili e i risultati di un atto magico non sono ripetibili, né misurabili perché influenzati da molteplici fattori, in particolar modo dalle emozioni e dalla volontà di chi ne crea l’incanto.
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Solarpunk: la distopia che ci piace
Il solarpunk è un movimento culturale e artistico che promuove una visione ottimista e progressista del futuro, con una particolare attenzione verso le energie rinnovabili e le nuove tecnologie sostenibili. Il solarpunk copre numerosi ambiti quale l’arte, la narrativa fantastica e di fantascienza, l’architettura e l'attivismo e si pone come obiettivo la realizzazione concreta di un futuro tecnologico ed ecosostenibile e la lotta al cambiamento climatico. Si presenta inoltre come un genere letterario opposto al cyberpunk e alla cli-fi, poiché ne rovescia i principi di base, in particolare la visione nichilistica e post apocalittica del futuro.
Fabrizio De André: l'internazionalista identitario
«Credo che ogni piccola etnia abbia diritto all'auto-determinazione. Anzi, se fosse per me tornerei ai Comuni liberi, alle città-stato.» (Fabrizio De André)
Rampollo favoloso e ribelle di una borghesia genovese distintissima, curioso del mondo e innamorato di sé, a vent’anni trascurava gli studi in giurisprudenza frequentando prostitute e suonando sulle navi da crociera.
Contestato dal Movimento Studentesco nel 1968 salì sul palco un po’ barcollante, scherzò dedicando La cattiva strada “al mio amico Nietzsche” e “al mio amico Cristo” e iniziò a suonare.
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Il tribalismo delle libere comunità
Se prescindiamo dalla famiglia, la tribù è quasi certamente la più antica forma di società umana; oggi sussiste in forma piena solo in alcune popolazioni isolate, poco numerose e particolarmente arretrate, ma, seppure in forma attenuata e residuale, continua tuttora a svolgere un ruolo di rilievo in non pochi paesi in via di sviluppo, e si potrebbe inoltre sostenere che ne rimanga il retaggio anche in molti tipi di comportamento sociale tuttora riscontrabili nelle società più sviluppate.
Libere Comunità: per una reale alternativa sociale
Il comunitarismo libertario è visto come movimento atipico da chi non conosce tale stile di vita, perché è davvero l''unica reale alternativa sociale che schiettamente combatte per un mondo nuovo. La nostra visione trae radici dall'anarchismo classico e dai pensatori che promuovevano libertà ed indipendenza. Nel nostro mondo, noi auspichiamo un predominio, in maniera non totalitarista, ma attraverso la libera associazione delle persone, delle comunità/tribù auto-sufficienti ed auto-governate.
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Introduzione all'Anarco Tribalismo e all'Anarco Comunitarismo
Da alcuni anni esiste una minoranza piccola ma sempre più influente nei media libertari contemporanei che si è sviluppata in alcuni paesi, considerata "eretica" dalla maggioranza. Questa minoranza, la cui voce è ogni giorno più forte nonostante coloro che sono interessati a zittirla.
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Organizzazione comunitaria e Rivolta contro la massificazione
In un mondo che si dipinge come pieno di libertà, svago, egoismo, di sviluppo tecnico e di progresso infinito verso uno stato di beatitudine e uguaglianza, si deve vedere infatti l'assoluto opposto. Come ha detto Hegel, viviamo in un mondo capovolto, dove la verità è essa stessa un momento del falso. Più questo mondo progredisce, più approfondisce le proprie conseguenze; più segue il proprio processo logico, più vediamo all'opera l'involuzione, più la realtà sprofonda nel degrado totale e in un non senso che rende la parola «nichilismo» sembra un eufemismo per descriverlo. C'è qualcosa di peggio del nichilismo («razionalità») e della scienza come base metafisica del mondo tecnico), è la «felicità di massa».
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Per una rete di Libere Comunità
L'idea di rimodellare il mondo e l'umanità, in virtù di una sfida non solo ecologica, ma economica, politica e sociale, ripensando al concetto di comunità e soprattutto di piccola patria ("small is better" direbbero gli inglesi o, meglio ancora, "less is more") è un'idea che, volenti o nolenti, terrà banco nel futuro prossimo.
Manifesto Antipolitico
Ci opponiamo alla politica giudicandola pratica di potere e riteniamo i partiti e gli esponenti politici dediti a interessi personali e non al bene comune.
Aristotele diceva che chi afferma l'inutilità della filosofia la può sostenere solo argomentando filosoficamente, così si potrebbe dire che colui che proclama la sua contrarietà alla politica, fa necessariamente politica.
Se vogliamo trovare un criterio unico valido per tutti ci dobbiamo riferire a ciò che nell'uomo è sempre presente e permane immutabile, cioè alla natura, che non è soggetta alle convenzioni umane.
L'Ecosofia del Comunitarismo Anarchico
Alcuni anni fa, un gruppo pagano greco credeva nella possibilità di creare un villaggio dove poter vivere e lavorare in base alle proprie convinzioni e interessi. Questa sarebbe forse la salvezza nel mondo moderno: il ritorno alla comunità.
Può essere assurdo per molti, ma è senza dubbio un colpo duro contro il processo di urbanizzazione e concentrazione di popolazioni in cui ci troviamo, e questo è già qualcosa. La battaglia del futuro sarà tra centralizzazione e decentralizzazione, tra potere centrale e periferia.
Mutualismo Economico
Il mutualismo, chiamato anche proudhonismo o anarco-mutualismo (AnMut), è un'ideologia economicamente di sinistra (ma pro-mercato), anarchica e culturalmente variabile basata principalmente sugli scritti di Pierre-Joseph Proudhon.
Inoltre, è fortemente a favore della libertà individuale e può essere visto come l'ideologia unificante tra le scuole di pensiero anarchico sociale, individualista e di mercato, ed è stato molto influente nello sviluppo di altre ideologie anarchiche successive.
Il colore arancione rappresenta il suo voler essere una terza via tra il marxismo (rosso) e il capitalismo (giallo), mutuando libertà individuale e collettivismo.
Panarchia?! Che cos'è? Si mangia?
Nel suo articolo del 1860 "Panarchia" Paul-Emile De Puydt, che espresse anche il suo sostegno all'economia del laissez-faire, applicò il concetto al diritto dell'individuo di scegliere qualsiasi forma di governo senza essere costretto a spostarsi dal luogo in cui si trova attualmente. Questo è talvolta descritto come "extraterritoriale" (o "exterritoriale") poiché i governi spesso servirebbero appezzamenti di terreno non contigui.