🌈 Quando vediamo un arcobaleno nel cielo è ora di porsi qualche domanda perché sicuramente ha un messaggio da trasmettere:

E’ ora di cambiare qualcosa nella nostra vita? Cercare nuove opportunità? Siamo in grado di guardare le situazioni da altre prospettive? Siamo pronti a lasciare la strada vecchia per una nuova? Siamo connessi con la nostra parte spirituale?

Tutte domande che meritano una risposta positiva e se non siamo in grado di darla allora si deve lavorare su se stessi e cercare cosa ci impedisce di cavalcare l’arcobaleno, ed ovviamente la tigre.

Il significato dell'arcobaleno lega varie culture a noi care e non solo. Volendo partire dalle religioni abramitiche, la citazione che vogliamo evidenziare è nella Genesi (9,13), l’arcobaleno è un segno del patto tra Dio e l’umanità: si narra infatti che Dio lo fece apparire nel cielo dopo la sopravvivenza di Noè e della sua Arca al diluvio universale, come promessa che non avrebbe mai più inondato la terra.

Per gli egizi erano le sette stole di Iside mentre per i babilonesi erano la collana di Ishtar tempestata di pietre iridate mentre in Tibet si credeva che rappresentasse il legame tra cielo e Terra: attraverso una scala scesero i primi sovrani del regno (in particolare Buddha) e alla loro morte i loro corpi si trasformavano in arcobaleni tornando nel regno dei cieli.

I cinesi credevano che fosse una frattura nel cielo, tenuta aperta dalla dea Nüwa utilizzando pietre di diversi colori, mentre i greci vedevano l’arcobaleno come la personificazione della dea Iris, la messaggera degli dèi presso i mortali.

In ogni cultura e in ogni tempo l’arcobaleno, che non è altro che un fenomeno dovuto a rifrazione e riflessione della luce solare attraverso gocce di vapore acqueo diffuse nell’atmosfera, è sempre stato un simbolo importante, quasi magico o mistico, legato alla buona sorte, a concetti come la dualità e la creazione, agli spazi tra i mondi.

Sempre visto come un ponte per le anime c’è anche la via lattea un arco che si vede di notte formato di stelle che nel mondo cristiano è detta Ponte delle Anime, Scala di San Giacomo di Galizia o Cammino di San Giacomo che accompagna, confortandole, le anime dopo la morte attraverso questo sentiero impervio fatto di spade, pugnali, chiodi, spine e rovi; in contrapposizione c’è l’arcobaleno un altro Ponte delle Anime destinato a coloro che muoiono santi e per i bambini scomparsi prematuramente.

L’arcobaleno è formato da sette colori: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, violetto (i colori dello spettro solare) e ognuno di questi può influire su diversi aspetti:

🟥 Se predomina il rosso ci sarà un buon raccolto di olio.

🟧 Se predomina l’arancione ci sarà un buon raccolto di granturco.

🟨 Se predomina il giallo ci sarà un buon raccolto di grano.

🟩 Se predomina il verde sarà un’annata favorevole agli ortaggi e all’erba.

🟦 Se predomina l’azzurro ci sarà un buon raccolto di castagne.

🟪 Se predomina il violetto ci sarà un buon raccolto di uva e vino

Per gli hindu l’arcobaleno è Indradhanush, cioè l’arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.

Essendo questo fenomeno così meraviglioso è anche accumunato all’idea di essere un portale verso altri mondi che siano quelli celesti o quelli spirituali, di solito luoghi puri e ricchi di consapevolezza. Questa idea di portale la si può capire meglio cercando tra la cultura dei nativi americani Navajo, i quali credevano che l’arcobaleno potesse essere cavalcato essendo un serpente multicolore, questa cavalcata era un simbolo di iniziazione, un viaggio dello spirito dal mondo terreno al mondo spirituale, una guida luminosa verso il grande spirito.

L’arcobaleno è sostanzialmente un arco e la simbologia di questa forma di mezzaluna è legata alla femminilità, fertilità e prosperità… ricorda il ventre di una donna incinta, per questo i druidi credevano che fare l’amore sotto un arcobaleno portasse la gioia dell’arrivo di un bambino.

Nella tradizione tantrica si va ancora oltre questo significato e si parla di “corpo arcobaleno” uno stato che si raggiunge quando si superano i legami terrestri e si raggiunge il più alto stadio della meditazione e viene descritto come un “corpo di luce“.

Infine dalla mitologia irlandese arriva la leggenda più famosa quella che vede protagonista il leprechaun, uno gnomo dispettoso che di professione fa il ciabattino e nel tempo libero si burla di ladri ed avari, tanto da indurli alla ricerca di una pentola d’oro proprio alla fine dell’arcobaleno… che nessuno ovviamente potrà mai raggiungere!

Vi è anche "La Leggenda del Ponte Arcobaleno" che accompagna i nostri amici animali in paradiso.

Quando vedete un arcobaleno, dunque, fermatevi a carpire ed incarnare il suo messaggio e lasciate ai materialisti ed ai superficiali la sua interpretazione più becera legata ad una singola sfera politica.


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