Questo documentario è l’ABC per approcciare l'Etnobotanica, una materia che si lega alla psiche umana, alla genetica, alle tradizioni ed all’empatia con il mondo vegetale. Sì tratta del primo frutto del progetto PROSPETTIVE VEGETALI. Un viaggio tra le persone capaci di raccontare l’importanza della Botanica nel nostro paese. Contadini, vivaisti, scienziati, artisti, poeti. Più di 260 interviste realizzate con un cellulare, raccolte viaggiando per due anni in tutta Italia con 8 domande sul taccuino.

Un documentario che vuole essere un manifesto in costante aggiornamento. Una fonte, per ispirare futuri progetti, volti a favorire processi di interazione tra Uomo e Vegetali.

Cosa accade quando metti una telecamera nelle mani di un giardiniere curioso, deciso ad indagare sulle relazioni tra uomini e piante?

In pochi mesi pubblica centinaia di articoli e reportage, migliaia di persone lo accolgono a casa loro, lo supportano economicamente e ricondividono le sue ricerche sui social.

BOTANICA PER TUTTI è solo la sintesi, di una ricerca estesa ed approfondita che presto lavoreremo per offrirvi.

Negli ultimi mesi intanto, ho girato l’Italia per presentarvi questa ricerca che racconta di come la Terra sia un luogo dove uomo e vegetale dialogano e si rispettano.

Ed ora, aspetto di condividere, coltivare ed ampliare le prospettive nate dai nostri incontri in tutta la penisola!

Per seguire e supportare il progetto: www.prospettivevegetali.it

Giacomo Castana

Nato a Varese il 30 dicembre 1991, si diploma al liceo artistico nel 2010.

2012: si iscrive al corso “Specialista giardiniere” presso la Fondazione Minoprio senza ancora conoscere il nome di una pianta, e inizia a fare le prime esperienze da vivaista.

2014: si trasferisce a Roma per seguire il corso di “Architettura dei giardini” presso la Quasar Design University. Nella capitale lavora al restauro dei giardini segreti di Villa Borghese con “Il giardino malandrino”. Frequenta il corso di “Giornalismo 2.0” presso l’Università Popolare di Roma.

2017: tornato a Varese, lavora come giardiniere fino a quando nasce il progetto PROSPETTIVE VEGETALI. Inizia così a dedicarsi alla ricerca etnobotanica e alla divulgazione con lo scopo di esordire come paesaggista tenendo conto dell’interazione tra la società umana e vegetale.

2020: pubblica il documentario “Botanica per tutti” dopo aver dedicato due anni ad intervistare centinaia di esperti nel campo della botanica e dell’etnobotanica.


🌱 Vuoi supportarci? Visita il nostro eco-shop:

📎 Guarda anche

Una panoramica sul Bioregionalismo

Il bioregionalismo è un approccio etico, politico, ideologico, legato al territorio in cui si vive, considerato come un insieme omogeneo dal punto di vista morfologico e da quello degli esseri viventi.

Rappresenta in un certo senso "l'intersezione" tra diverse anime culturali del movimento ambientalista: quelle tradizionaliste, (in senso eminentemente folclorico-ambientalista) e quelle localiste. Lo studio delle bioregioni utilizza largamente la Teoria degli Insiemi elaborata da Georg Cantor.

Si tratta quindi di considerare un territorio geografico omogeneo in cui dovrebbero essere predominanti le regole dettate dalla natura e non le leggi che l'uomo avrebbe definito.

Antispecismo e Tradizione Spirituale

Ad un livello più profondo del pensiero antispecista ecocentrista vi è un tentativo di esautorazione dell’uomo dal centro del Creato, mentalità stabilitasi dopo millenni di storia attraverso il dominio materiale sulla natura, i miti occidentali greci, il mito giudaico-cristiano e che si concretizza in modo definitivo con la Modernità.

Pratiche come quella dell’astensione dai derivati animali in ogni forma, come nella scelta di una dieta vegana o nel boicottaggio di prodotti che usano animali nell’abbigliamento o in ambito farmacologico, nell’Occidente rappresentano una vera e propria rottura con la “tradizione” di tipo antropocentrista.

Ted Kaczynski dal carcere sull'Ecofascismo: "un ramo aberrante della sinistra"

A smentire i luoghi comuni e l'etichetta di ecofascista sul noto ecoterrorista e scrittore Ted Kaczynski, detto "Unabomber" e sui movimenti di ecologia radicale, ci pensa lui stesso dal carcere, in una nota manoscritta datata 29 settembre 2020, scansioni recuperate il 10 febbraio 2022.

📃 Segue traduzione in lingua italiana del documento originale.

La Cartografia Mitica, l'atto di creare e mantenere luoghi sacri

Esiste un'abbondanza di risorse, a questo punto della storia, per spiegare e preparare il terreno per questa comprensione fondamentale, qui sulla scia del cambiamento climatico, delle estinzioni di massa e della crescita sconsiderata della popolazione umana:

Qualcosa deve cambiare. Il modo in cui viviamo qui, sulla Terra, deve cambiare. La nostra situazione è diventata pericolosa.

Flandrensis: "pronti ad annettere altri Territori d'Oltremare"

Al vaglio la campagna per le nuove annessioni territoriali.

Con la riforma costituzionale del Giugno 2022, il Granducato di Flandrensis ha ufficialmente aperto le porte all'incorporazione dei Territori d'Oltremare, annettendo tali terreni come Contee, Provincie, Dipendenze o Colonie Ecologiche di Flandrensis.

Tutti i cittadini possono richiedere il riconoscimento spiegando la missione del progetto e come si intende rispettarne i pilastri ecologici.

Ecofascismo, una supercazzola prematurata?

Prima o poi saremmo arrivati a trattare anche questo spinoso argomento, e come sempre, lo faremo sine ira et studio, liberi da paraocchi e acriticità. L'ecofascismo non è un termine di così recente invenzione, ma negli ultimi anni sta tornando a una notevole ribalta semantica, ormai difficile da ignorare. Ma di che cosa si tratta esattamente?

De Benoist: tra Ecologia, Decrescita Sostenibile e Piccole Patrie

L'Ecologia, tagliando deliberatamente i ponti con l'universo del pensiero meccanicistico, analitico e riduzionista che ha accompagnato l'emergere dell'individuo moderno, ricrea un rapporto tra l'uomo e la totalità del cosmo, che forse non è altro che un modo per protestare contro l'imbruttimento del mondo e per rispondere all'eterno enigma della bellezza.

In Difesa Della Civiltà Occidentale

L'indiano d'America ha perso la guerra dei fucili ma ha vinto di default la guerra dei simboli. Per le generazioni distratte dalla modernità, la cultura dei nativi americani è arrivata a rappresentare la vita semplice e profonda che questa terra offriva prima che la tecnologia rovinasse tutto. Così tanti aspiranti poeti, laureati in antropologia e persino poche persone di buon senso hanno fatto pellegrinaggi agli stregoni che gli indiani ora parlano di una nuova tribù: i Wannabees. Immagino che tra i ranghi ci siano anche molti ambientalisti, e va bene. Quando gli ideali delle persone appassionate iniziano a diventare maggiorenni, gli aspetti della storia vengono reinterpretati, enfatizzati, romanticizzati. E va bene anche questo: romanticizzare la natura indica un disorientamento metafisico, ma romanticizzare le persone è probabilmente inevitabile e suggerisce una sana visione della vita... La mia esperienza è che solo le persone molto avare non amano gli eroi.

Disunione Ora! Un appello per una società basata su piccole unità autonome

L'articolo di Leopold Kohr che segue è stato originariamente pubblicato nel settembre 1941, il quale precede di sedici anni l'uscita del suo più noto libro Il Crollo delle Nazioni nel 1957, ove l'autore utilizza una grandissima quantità di argomenti per dimostrare come un sistema basato sull’equilibrio di tanti piccoli staterelli possa garantire, molto più che un sistema basato su poche grandi potenze, la pace, la sicurezza e la fioritura culturale ed economica.

Il libro quando uscì venne quasi completamente ignorato perché le idee prevalenti andavano nella direzione opposta. In quegli anni il mondo era diviso in due blocchi dominati da due superpotenze, gli Stati Uniti e l'Urss, e da ogni parte si esaltavano la centralizzazione, la programmazione dall’alto, la creazione di grandi entità sovranazionali.

Anarchia Mapuche: storia di una Libertà "inespressa"

La cultura Mapuche, un popolo indigeno originario del Sud America, è noto per la sua storia di resistenza e autonomia. Tra i diversi aspetti della cultura Mapuche, si trova un'interessante prospettiva sull'anarchismo tribale. L'anarchismo tribale nella cultura Mapuche rappresenta un sistema sociale basato sull'autogoverno e la cooperazione comunitaria, che ha radici profonde nella loro storia e tradizioni. Vi è un concetto sincretico di anarchismo tribale nella cultura Mapuche, la sua rilevanza nella società contemporanea e l'impatto che ha avuto sulla resistenza e la lotta per l'autodeterminazione del popolo Mapuche.

Etnobotanica, perché studiarla è importante?

L'etnobotanica è lo studio delle piante di una regione e dei loro usi pratici attraverso la conoscenza tradizionale di una cultura e di un popolo locali. Un etnobotanico si sforza quindi di documentare le usanze locali che coinvolgono gli usi pratici della flora locale per molti aspetti della vita, come le piante come medicinali, alimenti, sostanze intossicanti e vestiti.

Erbe spontanee: linfa naturale di selvaticità!

Cerco sempre di coinvolgere chi mi legge, in un rapporto più diretto con ciò che utilizziamo per la nostra salute e la nostra alimentazione. Dunque oggi vorrei parlarti delle erbe selvatiche come ingredienti da portare in tavola. Perchè? Te lo racconto subito, e ti porterò due testimonianze di care amiche che praticano la raccolta di erbe selvatiche.

L'Uomo Autarchico

Può sembrare difficile da credere, ma c'è stato un tempo in cui la gente comune ha avuto un maggiore controllo sulla propria vita e ha abitato un mondo in cui la stragrande maggioranza degli individui era in grado di vivere in comunità solidali con i loro simili dove perseguire un'esistenza rurale lontano dal rumore dei centri commerciali; coltivare il cibo per il proprio consumo, parlare tra di loro e godere delle arti come la musica in una società senza televisione né videogiochi, una società centrata sulla trasmissione di valori tradizionali ai propri figli senza l'influenza nefasta delle scuole di regime e dei mass-media. Ma qualcosa è andato storto.