La monografia Vegetarismo e Occultismo fa parte dell’Opera del celebre teosofo Charles Webster Leadbeater (1847–1934) intitolata «Some Glimpses of Occultism Ancient and Modern» (Theosophical Publishing House, London, 1903), consistente in una serie di conferenze tenute dall’Autore negli Stati Uniti d’America nel semestre ottobre 1902 – aprile 1903. L’Autore, con profonda competenza specifica della materia, sia sotto il profilo scientifico che spirituale, espone l’argomento con la massima chiarezza, in modo da offrire al lettore validi elementi per un suo razionale esame. Valendosi della capacità di osservare gli effetti soprasensibili di ogni azione materiale, mette in evidenza tutte le ragioni che militano a favore di un’alimentazione più razionale per l’uomo.

Le ragioni che l’Autore adduce in favore del vegetarismo, corroborate da numerose citazioni tratte dagli autori d’avanguardia di quel tempo, sono state piena-mente confermate dalle ricerche scientifiche più recenti. Perciò la monografia in oggetto si dimostra di grande attualità. Il vegetarismo, che all’inizio del secolo era poco conosciuto e meno ancora praticato, attualmente è diffuso in tutto il mondo e viene considerato come un’essenziale alternativa all’alimentazione onnivora o carnea, anche per ragioni strettamente igieniche, economiche ed ecologiche. Con l’aumento della popolazione mondiale e la sempre maggiore carenza delle risorse alimentari, specialmente nei Paesi del Terzo Mondo, l’unica possibilità di sopravvivenza consister´a nel radicale cambiamento dell’alimentazione. 

E' noto infatti che per produrre un chilogrammo di proteine animali sono necessari da 10 a 15 chilogrammi di prodotti della terra, che l’uomo potrebbe usare direttamente, anziché indirettamente attraverso il ciclo animale, con tutto quanto ciò comporta. Se l’alimentazione vegetariana venisse adottata universalmente sparirebbero la fame nel mondo, le rivalità tra le nazioni ricche e quelle povere, l’incubo del-la guerra per il possesso delle risorse alimentari, ecc., poiché la Terra potrebbe nutrire una popolazione 10-15 volte superiore a quella attuale a parità di suolo coltivato.

L’alimentazione carnea è oggi collegata con numerosi fattori che solo in apparenza sono secondari. Dal punto di vista economico, ad esempio, l’importazione di carne, sollecitata da un consumo sempre in aumento, contribuisce notevolmente ad accrescere il catastrofico deficit della bilancia commerciale italiana e, conseguentemente, diviene una delle cause del processo inflazionistico in atto e che sta portando al graduale impoverimento del Paese. L’aumento del consumo della carne, inoltre, costituisce una delle principali cause delle malattie digestive, cardiovascolari e degenerative, e l’aumento di queste malattie ha come conseguenze un notevole danno alla salute dei cittadini, maggiori spese mediche gravanti sul bilancio delle famiglie, degli imprenditori e dello Stato, perdita di milioni di ore di lavoro, ecc. L’alimentazione carnea, fra l’altro, conferisce una maggiore combattività e per tanto rende l’uomo più irrequieto ed aggressivo, tanto che la curva statistica del numero degli episodi violenti ha lo stesso andamento del crescente consumo di carne. Non si può non osservare il fatto che gli animali più robusti, più longevi, più intelligenti e più pacifici sono erbivori, come l’elefante, il cavallo, il bue, il cammello.

L’alimentazione vegetariana generalizzata porterebbe ad un grandioso incremento agricolo, al risanamento dell’economia, alla riduzione delle spese alimentari, alla soppressione delle malattie digestive, vascolari, mentali, etc. dovute ad errori alimentari, ma soprattutto porterebbe ad un notevole miglioramento morale della popolazione. Gli accertamenti statistici effettuati nel mondo anglosassone, dove l’alimentazione vegetariana è seguita da molti, hanno dimostrato che i vegetariani sono più longevi, meno soggetti alle malattie e agli incidenti e socialmente più impegnati.

Queste indagini hanno indotto alcuni grandi Istituti assicurativi a praticare particolari agevolazioni a coloro che praticano sistematicamente il vegetarismo. Per quanto riguarda poi il miglioramento dello stato morale dell’individuo che si nutre in prevalenza di prodotti vegetali, esso è confermato dal fatto che l’alimentazione vegetariana induce il ritmo cerebrale «alfa», caratteristico dello stato di pensiero vigile con rilassamento nervoso e senso generale di benessere, analogo allo stato di meditazione, cioè di contatto con la realtà spirituale più profonda.

Non vi è dubbio che il progresso dell’umanità porterà all’abolizione dell’alimentazione carnea perché immorale, antieconomica, fonte di malattie e di aggressività. Prima l’umanità accetterà queste lapalissiane ragioni e prima riuscirà a superare il circolo vizioso della crisi concatenata che deriva, come una nemesi karmica, dalla macellazione di miliardi di animali in tutto il mondo. Uragani di odio contro l’uomo si sprigionano dagli animali macellati senza necessità, per l’ignoranza delle elementari norme alimentari. Purtroppo sappiamo che le buone ragioni non servono di fronte agli enormi interessi settoriali nel commercio della carne, all’ignoranza strumentalizzata delle norme alimentari e all’inveterato uso ed abuso che ne consegue. Ma dove non prevale la ragione, tosto o tardi prevarrà la forza della necessità. L’umanità si troverà ad un traguardo in cui, per sopravvivere, dovrà cambiare radicalmente le sue abitudini alimentari o perire d’inedia. Frattanto paghiamo lo scotto con l’inflazione, le malattie, l’aggressività, etc.

Scrive Leadbeater:

"Nei limiti dei nostri mezzi, nell’alimentazione, come in tutte le cose, noi tutti cerchiamo di agire per il meglio e desideriamo mettere la nostra vita in armonia con quanto riteniamo più elevato; il nostro alimento giornaliero non è cosa da trascurare. Riflettendo, ci accorgiamo che è così che si procede in tutte le cose, nella musica, nella pittura, nella letteratura, etc.

Fin dall’infanzia ci viene insegnato che per diventare buon musicista non si deve ascoltare che della musica buona, musica che, se non sappiamo apprezzare alla prima audizione, dobbiamo ascoltare ugualmente con pazienza ed attenzione, finché la sua bella armonia non penetrerà nel nostro animo. Se desideriamo diventare conoscitori di pittura, non fermeremo i nostri occhi sulle vignette sensazionali che riproducono crimini da Corte d’Assise, né sugli orrori estetici qualificati con «immagini comiche», ma guarderemo e studieremo le opere dei grandi artisti, finché il loro genio non si rivelerà alla nostra paziente contemplazione. Lo stesso si dica per la letteratura. Se vogliamo formare lo spirito dei nostri figli, non dobbiamo lasciarli seguire l’ispirazione del loro gusto nascente, ma dovremo orientarli verso le belle arti.

Cercheremo, inoltre la migliore alimentazione fisica e non sarà per cieco istinto che la troveremo, ma per riflessione, considerando il problema sotto l’aspetto più elevato. Può darsi che vi sia qualcuno che non si curi di elevarsi e che preferisca costruire il suo corpo con materiale grossolano, ma vi sono certamente molti che sarebbero felici di fare il contrario. Molta gente appartenente alle cosiddette «classi più elevate» ha l’uso di nutrirsi come le iene e i lupi, perché si è insegnato loro che il nutrimento più adatto consiste in cadaveri di animali sgozzati.

Non c’è bisogno di riflettere lungamente per capire che questa alimentazione non può essere pura e che bisogna rinunziare a quest’uso disgustoso se vogliamo elevarci sulla scala della natura, purificando i nostri corpi affinché divengano degni del Maestro e per poter prendere posto fra le falangi gloriose che si sforzano di raggiungere la perfezione, onde aiutare l’evoluzione dell’umanità."