Sempre più spesso, ormai, si percepisce un gran bisogno di "ecologia", di cambiare le cose, di sperare in un futuro migliore. Allo stesso tempo non è raro che le persone finiscono per imbarcarsi in progetti che poi si rivelano di scarso valore. Se invece si uniscono le forze in progetti educativi e di alto valore ambientale, il risultato è di certo più inclusivo.

Dal novembre 2020 i Baroni e i Cavalieri del Consolato Estense del Granducato di Flandrensis supportano attivamente l'iniziativa di Città di Smeraldo Aps Nuove Antiche Foreste, durante la quale migliaia di piante autoctone vengono messe a dimora.

Pietro Comeri fin da piccolo, grazie all'insegnamento di genitori e nonni, ama in modo viscerale boschi e montagne. Imprenditore e organizzatore di eventi, si è da sempre dedicato alla vendita e alla produzione artigianale. Per oltre 15 anni, fino al 2016, è stato presidente di una delle associazioni di rievocazione storica dell'età del ferro più importanti del panorama nazionale. È anche fondatore e amministratore delegato della rivista Simbiosi Magazine. Nel 2019, spinto dalla necessità di fare qualcosa per l'emergenza ambientale, crea il brand di t-shirt Aspis Wear, con lo scopo ulteriore di sostenere il progetto "Nuove Antiche Foreste". Nel 2019 insieme ad altri compagni di viaggio fonda l'associazione Città di Smeraldo Aps, che gestisce in totale trasparenza tale ambiziosa iniziativa.

Vogliamo piantare alberi? Facciamolo insieme!

Per questo nasce il progetto "Nuove Antiche Foreste". L'obiettivo è dar voce all'Ambiente e a tutti coloro che vogliono agire, aggregarsi e fare qualcosa di estremamente efficace. Con questo scopo, insieme al progetto e nata l'associazione Città di Smeraldo Aps, che muove le fila del progetto.

In questi casi si dice 1+1=11

NAF (Nuove Antiche Foreste) nasce con l'intento di ricostruire parti dell'antica foresta planiziale ormai pressoché completamente scomparsa. Tutta la Pianura Padana un tempo era ricoperta da un'immensa verde foresta, con stagni, paludi e una biodiversità oggi inimmaginabile. Il sogno di Piero, di Aspis e di Città di Smeraldo Aps è vedere nuove parti di questa foresta crescere, aumentando il valore biologico del territorio, migliorando l'aria, abbassando la CO2, aumentando esponenzialmente la biodiversità e dando rifugio a tante specie, sia animali che vegetali, che oggi sono in grande difficoltà.

Dove? In zone di pianura e di prima collina, sia su terreni pubblici che su terreni privati

Abbiamo il privilegio di lavorare a stretto contatto con le istituzioni, per creare insieme nuove foreste che non siano mere piantagioni di alberelli in fila indiana, ma che possano diventare col tempo boschi dall'altissimo valore ecologico; in breve, dei veri pozzi di carbonio.

Non mi stancherò mai di dirlo: un bosco è molto di più dell'insieme di alberi che lo compongono. Una foresta matura è una sintonia perfetta dove animali e vegetali vivono in perfetta simbiosi.

Per trasformare un terreno antropizzato in un bosco maturo serve tempo, ma soprattutto occorre lasciar fare alla natura quanto più possibile.

Il sistema NAF si suddivide in quattro fasi ben distinte:

Fase 1: è il cosiddetto "rewilding": il terreno antropizzato si inselvatichisce naturalmente, evolvendo verso una fase di prato stabile. In questo stadio viene effettuato un solo taglio dell'erba, dopo che le piante sono andate a seme. Contestualmente inizia la semina di specie erbacee e striscianti. Il tempo stimato è di almeno un anno.

Fase 2: si iniziano a piantare sia gli arbusti che gli alberi ad alto fusto, che inizieranno a crescere e a prendere possesso dei propri spazi (occorrono circa due/cinque anni).

Fase 3: gli alberi ad alto fusto cominciano a emerge, si va sempre di più verso una fase boschiva. Altri cinque/sette anni vanno dedicati a questa fase.

Fase 4: il bosco diventa maturo, ovvero un ecosistema complesso. Per questa fase occorrono ulteriori otto/dodici anni.

Perché il processo vada a buon fine, servono pazienza e desidero di seguire passo passo i ritmi della Natura nel loro lento dispiegarsi.

Da dove vengono le piante che vengono messe a dimora nei terreni adibiti al progetto?

Il Nido dei Patriarchi è un piccolo vivaio dove vengono riprodotti semi, ghiande e talee degli alberi monumentali presenti nelle zone interessate al progetto. Questo significa utilizzare il miglior patrimonio genetico possibile, crescendo con amore e dedizione i "figli" di quegli enormi alberi pluricentenari che hanno superato ogni tipo di difficoltà: per questo il Nido dei Patriarchi è la parte forse più importante di Nuove Antiche Foreste, dove tutto nasce e si mettono le basi più solide per tale percorso.

Da qui il nome "Nuove Antiche Foreste": sono nuove, certamente, ma le radici sono antiche proprio come gli enormi e antichi alberi da cui nascono.

Vuoi supportare Città di Smeraldo Aps?

Tramite questo link arrivi direttamente alla pagina dell'associazione Città di Smeraldo Aps, dove troverai un gruppo di persone che amano il Pianeta e tante informazioni utili sul progetto. Condividilo con tutti i tuoi amici, le nuove antiche foreste ringraziano!


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