Evola non è un semplice apologeta del Fascismo – se, con questo termine ci si riferisce ad una vicenda storica destinata a caratterizzare almeno venti anni di vita politica italiana. Piuttosto, egli analizza ‘criticamente’ tutta quella vicissitudo – come fa anche con il Nazismo –, ed elabora i tratti di quello che si sarebbe configurato come un semplice ‘fascismo ideale’. Ben lontano, in ogni caso, da quello ‘storico’; e comunque incapace di farsi ‘realtà’.

Si confronta poi con il concetto di razzismo; ma, anche qui, lo fa cercando di rendere ragione di un concetto mai astrattamente biologistico, ma sempre e solamente spirituale, di razzismo.

Non a caso ebbe parole molto forti, aspramente critiche, nei confronti di quelle che gli sembravano delle semplici degenerazioni della Tradizione. Anche perché andava imponendosi, nel suo cuore, una ben più alta istanza; che – ribadiamo – nulla aveva a che fare con i totalitarismi del Novecento. 

A questo proposito sarebbe stato chiarissimo; per lui, infatti, là “dove il fascismo presenta un carattere ‘totalitario’ devesi pensare ad una deviazione dalla sua esigenza più profonda e valida” (Julius Evola, Il Fascismo visto dalla Destra, in “Fascismo e Terzo Reich”, Edizioni Mediterranee, Roma 2001, p.51). 

Massimo Donà, filosofo e musicista jazz, è nato a Venezia il 29 ottobre 1957, ed è docente ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Tra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo: L’angelo musicante. Caravaggio e la musica (Mimesis, Milano-Udine 2014), La filosofia di Miles Davis (Mimesis, 2015), Teomorfica. Sistema di estetica (Bompiani, 2015), Senso e origine della domanda filosofica (Mimesis 2015), Tutto per nulla. La filosofia di William Shakespeare (Bompiani 2016), Pensieri bacchici. Vino tra filosofia, letteratura, arte e politica (Saletta dell’Uva, 2016), Di un’ingannevole bellezza. Le “cose” dell’arte, Bompiani-Giunti, Milano 2018), Dell’acqua (La nave di Teseo, Milano 2019).

Rassegna Il pensiero di fronte all’abisso. Filosofia, dittatura, totalitarismo

a cura di Simone Regazzoni


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Naturalmente, qui c'è un'apparente contraddizione, poiché il pensiero convenzionale tende ad affermare che i "valori tradizionali" sono qualcosa di conservatore o di destra.

Ma questa è solo una facciata, progettata per ingannare.