Dopo la la Prima Guerra Mondiale l’Europa era praticamente distrutta e ognuno a suo modo, disperatamente, cercava nuove soluzioni, che talvolta prendevano forme originali. Il libro di Annebella Pollen “The Kindred of the Kibbo Kift” è una rivelazione, l’analisi di un movimento giovanile degli anni Vento dimenticato, di un pensiero esoterico, di una politica alternativa dell’inizio del ventesimo secolo, e di un futuro che non si è mai realizzato.

Fu il primo di tre movimenti in Inghilterra associati al carismatico artista e scrittore John Hargrave (1894–1982), il “Kindred of the Kibbo Kift” era una straordinaria miscela di arcaico e ipermoderno, un metodo basato sull’appello diretto ai sensi.

Hargrave era stato arruolato come barelliere per due anni, si ribellò il militarismo, optò per il contatto con la natura, per il potere ai giovani. Nacquero così i Kibbo Kift: niente di ciò che possedevano o indossavano era comprato in un negozio. Era una fuga dal consumismo e dagli standard metropolitani, la scelta di un regime di vita spartano e sano. I nomi scelti erano ispirati ai nativi americani.

George Orwell li considerava maniaci sessuali. Loro invece si ritenevano samurai spirituali con la missione di ricostruire la Gran Bretagna dopo la guerra. Con riti magici, vita all’aperto e una visione utopica, hanno costituito uno dei movimenti giovanili più affascinanti della storia. Vedendoli nelle foto del 1929 a Stonehenge, Silbury Hill, presso il Cavallo Bianco di Uffington o L’Uomo Lungo di Wilmington, ci si sente intrusi in una sorta di società segreta.

L’adolescenza cominciava a prendere coscienza di sé e a costituire un gruppo sociale separato, in grado di creare un nuovo avvenire, su presupporti diversi da quelli che avevano già fallito. Il gruppo era composto da circa mille persone, prendeva elementi degli Scout, aggiungeva una estetica fatta di cappucci e mantelli multicolorati, ispirata ai sassoni, ai celti, agli egizi, alla mitologia indiana. Ognuno era incoraggiato ad intagliare su legno il suo totem e a disegnare, e il risultato fu una specie di arte decorativa preistorica. I nomi si potevano scegliere, ispirandosi ai nativi americani. Hargrave, ad esempio, era Volpe Bianca.

Ogni membro era un’opera d’arte, propaganda vivente. Niente di ciò che possedevano o indossavano era comprato in un negozio. Era una fuga dal consumismo e dagli standard metropolitani, la scelta di un regime di vita spartano e sano. Il simbolismo totemico e la vita all’aperto dovevano temprare una nuova élite. Poteva essere bizzarro, ma il gruppo era fondamentalmente progressista: si apriva alle religioni mondiali e sognava un futuro senza guerre, con un governo internazionalista e anticapitalista.

La missione di Hargrave era la convinzione che la formazione Kibbo Kift avrebbe prodotto un nucleo di individui sani e creativi attraverso i quali il genere umano si sarebbe evoluto in una società senza guerre, povertà e vite sprecate. Il Kibbo Kift riteneva che il carattere individuale rafforzato dalla disciplina mentale fosse la chiave del futuro, non i movimenti di massa basati su gruppi definiti da classi, razza o stati nazionali.

A differenza di altri gruppi, Kibbo Kift accettava sia uomini che donne, e anche molte suffragette, ma gli uomini restavano comunque dominanti. Non erano tutti maniaci sessuali, come sostenne Orwell, anzi fra loro si respirava più puritanesimo che promiscuità. Il gruppo non era estremista, ma la leadership era autocratica, infatti nel 1924 alcuni membri furono espulsi per non aver obbedito a Volpe Bianca. Tra questi c’era Leslie Paul, che insieme ad altri reietti, costituì il “Woodcraft Folk”, movimento che si adoperava per la ricostruzione sociale, la responsabilità comune e la rigenerazione spirituale.

Qualcuno si chiederà cosa significa questo strano nome. Le parole Kibbo Kift derivano da un termine dialettale del Cheshire usato per indicare "prova di grande forza", in particolare sollevare un pesante sacco di grano (circa 142 kg, o 325 libbre) sulle proprie spalle. Le iniziali del gruppo hanno portato alcuni a presumere una relazione con il Ku Klux Klan, ma questo non ha alcun fondamento nella realtà (e Hargrave si è dato molto da fare per correggere questo malinteso nella stampa popolare durante la vita del gruppo).

Kibbo Kift aveva interessi nella geografia regionale e nella cultura mondiale che coesistevano con idee appassionate sull'identità nazionale. Il gruppo è stato affermato di essere "l'unico vero movimento nazionale inglese dei tempi moderni". A proposito, pare sia ancora attivo ai giorni nostri, nel rutilante e vorace capitalismo degli anni Venti del Duemila. Ma forse è solo una leggenda metropolitana.


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Prendendo spunto da un articolo in rete (leggilo qui https://www.nihilist.li/2018/01/07/historical-tradition-anarchism-nationalism/)  sulla militanza di diversi anarchici nelle organizzazioni Organisation of Ukrainian Nationalists e Ukrainian Insurgent Army (OUN, UPA) e sui legami di anarchici e nazionalisti, abbiamo deciso di scrivere un articolo scottante quanto interessante. 

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"Statu Francese Assassinu!" Libere Comunità in solidarietà al Popolo Corso

Si è riacceso lo spirito separatista dell'isola Corsa. L’ondata di proteste è a sostegno del militante indipendentista Yvan Colonna, aggredito brutalmente da un detenuto nel carcere di Arles, nella regione della Provenza. L'uomo, che si trova ora in fin di vita, sta scontando un ergastolo per l'assassinio del prefetto francese Claude Erignac, avvenuto nel 1998. I manifestanti, che sono scesi in piazza al grido di “Statu Francese Assassinu”, accusano Parigi di essere responsabile del tentativo di omicidio del militante.

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Contestato dal Movimento Studentesco nel 1968 salì sul palco un po’ barcollante, scherzò dedicando La cattiva strada “al mio amico Nietzsche” e “al mio amico Cristo” e iniziò a suonare.

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L’identità dei popoli e delle nazioni è una costruzione storica. Spesso genera conflitti: i greci – come i romani – si sono definiti in contrapposizione ai barbari. In età moderna e contemporanea, attraverso guerre o processi di integrazione, si costruiscono nuovi popoli – ai quali si sceglie di appartenere – caratterizzati da identità territoriali, ma anche culturali, etniche e religiose.

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Oggi abbiamo chiesto ai nostri fratelli Africani dell' ANPT (Afro Native Pride Liberia) di spiegarci la loro visione del mondo, la loro comunità è attiva da una decade, e qui ci illustrano il perchè hanno aderito al Comunitarismo Libertario. Ringraziamo pubblicamente il loro portavoce, passandogli metaforicamente la penna per descriverci la sua realtà comunitaria libertaria ed autosufficiente!

I comunitaristi libertari in Ucraina

Con i gruppi politici marginali che hanno guadagnato slancio durante la Rivoluzione Euromaidan nel 2013, molta attenzione degli studiosi è stata data agli attori della destra radicale mentre le dinamiche della cosiddetta "Nuova sinistra radicale" sono state ignorate.

In passato la Nuova Sinistra Radicale si è battuta per l'egemonia culturale; tuttavia, la loro influenza diminuì quando il movimento sviluppò gravi divisioni ideologiche dopo Euromaidan. Con una "Nuova Sinistra Radicale" ideologicamente divisa, un nuovo gruppo, i comunitaristi libertari, è entrato nell'arena politica ucraina con l'obiettivo di riappropriarsi dei concetti del nazionalismo ucraino e dell'idea di una lotta antimperialista contro la Russia che incarna l'ucraino contemporaneo.

Trans-Strasserismo

Lo Stransserismo, meglio definito Trans-Strasserismo, è un'ideologia anticentrista autoritaria, ultranazionalista e anticapitalista che abita il centro superiore del quadrante autoritario di sinistra. È in gran parte considerata un'ideologia shock o troll, ma evidenzia che in realtà ci sono persone transgender che supportano lo strasserismo, anche se nonostante le opinioni culturalmente di destra dello stesso anziché a causa di esse.

Omonazionalismo

L'omonazionalismo è un'ideologia totalitaria culturalmente di estrema destra, terzoposizionista che abbraccia i diritti LGBT. L'omonazionalismo, su base letterale, vede la compatibilità tra omosessualità e nazionalismo. Storicamente, questo è espresso dal modo in cui vedono l'omosessualità come un modo per esprimere eroticamente il dominio sugli altri e opporsi all'influenza "corruttrice" dell'effeminatezza.

Ted Kaczynski dal carcere sull'Ecofascismo: "un ramo aberrante della sinistra"

A smentire i luoghi comuni e l'etichetta di ecofascista sul noto ecoterrorista e scrittore Ted Kaczynski, detto "Unabomber" e sui movimenti di ecologia radicale, ci pensa lui stesso dal carcere, in una nota manoscritta datata 29 settembre 2020, scansioni recuperate il 10 febbraio 2022.

📃 Segue traduzione in lingua italiana del documento originale.

La Cartografia Mitica, l'atto di creare e mantenere luoghi sacri

Esiste un'abbondanza di risorse, a questo punto della storia, per spiegare e preparare il terreno per questa comprensione fondamentale, qui sulla scia del cambiamento climatico, delle estinzioni di massa e della crescita sconsiderata della popolazione umana:

Qualcosa deve cambiare. Il modo in cui viviamo qui, sulla Terra, deve cambiare. La nostra situazione è diventata pericolosa.

Flandrensis: "pronti ad annettere altri Territori d'Oltremare"

Al vaglio la campagna per le nuove annessioni territoriali.

Con la riforma costituzionale del Giugno 2022, il Granducato di Flandrensis ha ufficialmente aperto le porte all'incorporazione dei Territori d'Oltremare, annettendo tali terreni come Contee, Provincie, Dipendenze o Colonie Ecologiche di Flandrensis.

Tutti i cittadini possono richiedere il riconoscimento spiegando la missione del progetto e come si intende rispettarne i pilastri ecologici.

🎥 Botanica Per Tutti - Viaggio tra uomini, donne e piante

Questo documentario è l’ABC per approcciare l'Etnobotanica, una materia che si lega alla psiche umana, alla genetica, alle tradizioni ed all’empatia con il mondo vegetale. Sì tratta del primo frutto del progetto PROSPETTIVE VEGETALI. Un viaggio tra le persone capaci di raccontare l’importanza della Botanica nel nostro paese. Contadini, vivaisti, scienziati, artisti, poeti. Più di 260 interviste realizzate con un cellulare, raccolte viaggiando per due anni in tutta Italia con 8 domande sul taccuino.

Un documentario che vuole essere un manifesto in costante aggiornamento. Una fonte, per ispirare futuri progetti, volti a favorire processi di interazione tra Uomo e Vegetali.