Approvato il progetto sperimentale per il controllo ecologico delle nutrie a Modena a seguito delle indagini svolte dai Cavalieri del Granducato di Flandrensis del Consolato Estense. Soddisfatti? Sì, ma solo in parte...

È in partenza al parco Ferrari il piano per il contenimento e il controllo della colonia di nutrie che vive nel laghetto del parco attraverso la sterilizzazione di tutti gli animali presenti.

Non possiamo che ringraziare la consigliera Enrica Gambarini per l'interesse dimostratoci in questi mesi.

Il progetto sperimentale per il controllo ecologico della specie è stato approvato dalla Giunta comunale di Modena, su proposta dell'assessora all'Ambiente Alessandra Filippi, comunicataci dalla consigliera Gambarini stessa a seguito delle missive mandate dal Consolato Estense del Granducato di Flandrensis nel dicembre dello scorso anno, e sarà attuato dalla LAV Modena (lega anti vivisezione), sulla base dell'accordo, della durata di cinque anni, sottoscritto con l'amministrazione.

(la missiva spedita il 22 dicembre 2022 a Comune di Modena, Assessorato all'Ambiente, Polizia Provinciale e Polizia Forestale è visionabile al link Flandrensis: stop all'uccisione insensata delle nutrie!)

Gli interventi inizieranno nelle prossime settimane con il censimento della colonia, che si stima sia composta da una ventina di esemplari, dopo il quale cominceranno i prelievi per la sterilizzazione. Gli animali, maschi e femmine, saranno catturati con trappole e portati in uno studio veterinario per essere sterilizzati. Una volta terminato il periodo di controllo saranno reimmessi nel laghetto.

Come si spiega nel progetto, la sterilizzazione è preferita all'abbattimento perché eliminando fisicamente i soggetti presenti si renderebbero disponibili nuovi spazi che in breve tempo sarebbero colonizzati da altre nutrie provenienti da zone circostanti. Si prevede, infatti, che gli animali resi infertili continueranno a difendere il loro territorio impedendo la migrazione di altri esemplari non sterilizzati. Un secondo obiettivo è verificare lo stato di salute delle nutrie e dell’ambiente circostante per garantire la riduzione di eventuali conflitti di convivenza tra uomo e animale.

⚠️ Soddisfatti? Solo in parte!

Lungo gli argini del Secchia e del Panaro stanno continuando ad avvenire abbattimenti indiscriminati e con metodi che non possiamo considerare degni di una società civilizzata, senza che il Comune di Modena abbia mai pubblicato nelle sue gazzette alcuna documentazione scientifica sui rilievi che dimostrerebbero la effettiva responsabilità delle nutrie al cedimento dei suddetti argini.

🌲 Perché è urgente la riforestazione degli argini

Gli argini di molti fiumi e canali uniformi, monotoni, spogli, mostrano spesso cedimenti, a cui in certi casi si cerca di mettere una fallace pezza con del cemento o compattando la terra.

Tutto questo per spendere meno nello sfalcio delle rive con le macchine e per dare l'illusione di far scorrere meglio l'acqua. In caso di piena, però, fa franare la terra intasando i canali e fa cedere le strade che si trovano a ridosso, invadendo poi le campagne e gli abitati.

Eppure, gli alberi che crescono proprio lungo i corsi d’acqua sono i più adatti a trattenere il terreno, naturalmente a condizione che siano del tipo giusto, nella quantità giusta e tenuti sotto controllo.

Sarà nostro impegno nei prossimi mesi quello di raccogliere ulteriori rilevamenti nelle zone interessate, e proseguiremo la nostra campagna di riforestazione iniziata nel 2020.


🇪🇬 Consolato Estense del Gran Ducato di Flandrensis


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