In Siberia e Mongolia, lo sciamanesimo si è fuso con le tradizioni buddiste locali, tanto che spesso è impossibile dire dove finisce l'una e inizia l'altra.

Gli sciamani sono stati tradizionalmente importanti figure religiose e guaritori tra molti popoli siberiani. In Siberia gli sciamani sono stati tradizionalmente chiamati a guarire i malati, risolvere problemi, proteggere gruppi da spiriti ostili, fare predizioni e mediare tra il mondo spirituale e il mondo umano e guidare le anime dei morti nell'aldilà.

Anche i culti che ruotano intorno agli animali, agli oggetti naturali, agli eroi e ai leader dei clan sono stati fondamentali per la vita di molti indigeni della Siberia. Molti gruppi hanno forti credenze negli spiriti, nei regni del cielo e della terra e seguono culti associati agli animali, in particolare al corvo. Fino a poco tempo fa gli sciamani erano le principali figure religiose e guaritori.

I poteri sciamanici vengono trasmessi di generazione in generazione o per vocazione spontanea durante una cerimonia di iniziazione che di solito comporta una sorta di morte, rinascita, visione o esperienza estatica. Molti sciamani siberiani svolgono i loro doveri vestiti con un costume con corna e suonano un tamburo o agitano un tamburello mentre sono in trance estatica, considerata come la riattualizzazione di un tempo in cui le persone potevano comunicare direttamente con gli dei.

Un tamburo è uno strumento essenziale per molti sciamani siberiani. È usato per chiamare gli spiriti che aiuteranno lo sciamano e può essere usato come scudo per allontanare gli spiriti maligni dagli inferi. È spesso fatto di legno o corteccia di alberi sacri e pelle di cavalli o renne che si dice siano stati cavalcati in altri mondi. In senso pratico i tamburi sono usati per generare battiti ipnotici che aiutano a mandare lo sciamano in trance.

I sovietici cercarono di screditare gli sciamani definendoli avidi ciarlatani. Molti furono esiliati, imprigionati o addirittura uccisi. Ne rimangono pochi di quelli veri.


Fonte: Vhs

Casa Editrice: Where The Eagles Fly

Anno: 2003


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