"Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria." - V

Siamo oramai tutti a conoscenza di quello che è diventato per antonomasia il simbolo della rivolta: La Maschera di Guido o Guy Fawkes; la conosciamo benissimo dal film (e prima opera a fumetti) V Per Vendetta ed anche dall'appropriazione di essa degli Anonymous.

Facciamo un passo indietro: perché per noi di Libere Comunità è importante il V Novembre o la figura di V per Vendetta? In qualche modo fa parte delle radici di Libere Comunità per via della maschera: la riproduzione del volto di Guy Fawkes, il cospiratore britannico che nel '600 cercò di far saltare in aria il Parlamento inglese, il suo volto è diventato ormai simbolo delle ideologie rivoluzionarie.

L'opera di Moore è molto evocativa: il protagonista del film è un vendicatore sconosciuto che si fa chiamare V, un vendicatore degli oppressi. Sul volto ha la maschera sorridente (o forse sarebbe meglio dire ghignante) di Guy Fawkes, il cospiratore britannico che il 5 novembre 1605 cercò di far saltare in aria il Parlamento inglese, in quello che poi passerà alla storia come 'il giorno delle polveri', vista la quantità di esplosivo che aveva accumulato nei sotterranei. "Il palazzo è un simbolo - dice nel film V, con la consueta enfasi attoriale - come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo".

La pellicola, uscita il 17 marzo 2006, è tratta dall'omonimo fumetto scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd, che venne adattato per il grande schermo dai fratelli Wachowski, i registi di Matrix. Ebbe un discreto successo, ma non fu certo un campione di incassi. Eppure la maschera e le parole di V sono riuscite a ricavarsi un loro spazio nell'immaginario rivoluzionario, al pari del  passamontagna del sub-comandante Marcos, il baschetto del Che, il fazzoletto dei sandinisti e la kefia palestinese.

"Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni", dice V.

Difficile, o forse impossibile stabilire in quale manifestazione la maschera di V abbia fatto la sua prima apparizione. Ma ora è definitivamente diventata uno dei simboli degli Indignati di mezzo mondo: da Wall Street a Roma. E sempre contro i palazzi del potere, sfidando tutte le polizie e cercando di inchiodare politici e finanzieri alle loro responsabilità:

"Mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere - dice V- perché esse sono il mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare all'affermazione della verità".

Dall'opera cinematografica e dalla novella grafica di Moore, analizzeremo i punti cardine e i loro significati, ma saranno molto brevi rispetto alla parte storiografica (trattato nel prossimo articolo).

Bisogna comunque non fossilizzarsi solo sull'opera di Moore e sulla sua rappresentazione cinematografica, ma in questo articolo vi spiegheremo in dettaglio perché va ricordato, analizzando la figura di Guy Fawkes, le motivazioni ed un pò di storiografia dimenticata, dal fatto che oramai la sua figura sia legata ad un opera (bellissima) ma mal interpretata dalle masse.

Noi (come gruppo di persone), ne siamo affascinati dall'inizio della nostra avventura quando i primi sodali (con gli attivisti dell'Animal Liberation Front) iniziarono iniziarono ad indossare le maschere di Guy Fawkes, non per la sua estrazione religiosa, ma perchè è stato simbolo della rivoluzione, e di come essa con la coesione delle persone possa davvero cambiare le cose.

 

 

-COME LA PAURA PUÒ FRENARE LA NOSTRA INDIPENDENZA

“Sotto questa maschera non c’è solo carne, c’è un’idea. E le idee sono a prova di proiettile”

V per Vendetta è un film fortemente idealista e straordinariamente attuale, se pensiamo alla commistione tra politica e media a cui assistiamo quotidianamente sotto diverse forme e sfaccettature.
Il protagonista della graphic novel di Alan Moore, ci fa capire che la vera indipendenza può essere raggiunta solo superando le nostre angosce più profonde, dalla paura di morire fino all’ansia di non essere accettati…

 

-IL PERCORSO INIZIATICO VERSO LA VERA LIBERTÀ

“Non vi sono certezze, solo opportunità”

Le dure prove a cui V (Hugo Weaving) sottopone l’amata Evey (Natalie Portman) sono per lei un percorso iniziatico, una strada che le permetterà di rinascere senza aver più timore della morte, consentendole di vivere una vita da persona davvero libera…

V ha già vissuto questa resurrezione, sopravvivendo alle raccapriccianti sofferenze inflitte dagli aguzzini che sarebbero poi diventati i leader della dittatura nazionale. L’immagine del suo corpo abbracciato dalle fiamme, in fuga dai laboratori in cui era rinchiuso, rappresenta il fuoco rinnovatore che conferisce nuovo vigore e trasforma la sua individualità. Paradossalmente, indossando una maschera (quella del rivoluzionario inglese — realmente esistito — Guy Fawkes), V esprimerà il suo vero Sé.

-PER CAMBIARE IL MONDO…

Scena dopo scena, il costante parallelo tra il crescere della consapevolezza personale (per Evey) e il crescere della consapevolezza collettiva (per la cittadinanza) è sintomatico di come sia fondamentale lavorare prima su se stessi per stimolare un cambiamento negli altri… perché, se cambi tu, dovrà necessariamente cambiare il modo in cui gli altri si rapportano con te…


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