Abbiamo già discusso delle intuizioni del loro "Manifesto Di Lotta" nell'articolo precedente che vi linkiamo:

https://www.liberecomunita.org/index.php/metapolitica/36-lotta-di-popolo-il-movimento-eretico-degli-anni-70

Nell'articolo di oggi, approfondiamo parte del confronto che abbiamo avuto con il carissimo compagno di lotta, che ci ha accolto con tantissima ospitalità nel suo studio. Forse lo abbiamo omesso nell'articolo precedente, ma il nostro incontro è durato davvero quasi tutto un pomeriggio, ed abbiamo notato come tra persone libere, il confronto sia di vitale importanza. A noi giovani, ci sono stati dati consigli assolutamente utili ed abbiamo condiviso con lui esperienze e racconti di un periodo storico che ha scosso la neonata Repubblica Italiana.

A distanza di qualche giorno dal nostro incontro, vogliamo soffermarci sulla figura di Leucio Miele, i racconti dell'esponente campano di OLP, sono stati vitali, e riteniamo che un personaggio così importante nella politica extraparlamentare debba essere riconosciuto soprattutto per quello che era. I ricordi condivisi riguardo Leucio, sono stati solamente positivi e di spessore. Noi da anarchici, non abbiamo capi, mai li avremo, ma riconosciamo quando qualcuno debba essere ricordato per le azioni e soprattutto per la sua umanità.

Personalmente sono rimasto colpito da ciò che mi è stato detto su Leucio, quindi a modo mio, cercherò, di presentarvelo in maniera tale da farvelo conoscere.

Ma partiamo prima da qualche altro cenno storico, siccome in questi giorni sono arrivati molti messaggi, chiedendo approfondimenti. Io proverò a ricordare più informazioni possibili, e nel caso serva, non escludiamo qualche ulteriore approfondimento.

L' Organizzazione Lotta Di Popolo nasce a Roma, alla Casa dello studente; una cinquantina, in gran parte studenti fuorisede, che si erano ritrovati insieme nel Movimento studentesco di giurisprudenza, il movimento era costituito da veri nuclei di movimenti dell'epoca (Primula goliardica, Nuova Repubblica, Caravella, un mix di ex di varie organizzazioni), l’intuizione di aggiungere la O (Organizzazione Lotta di Popolo – OLP), fu un chiaro richiamo all’OLP palestinese.

Leucio fu un protagonista delle lotte studentesche alla fine degli anni ’60 nel metapontino e all’università di Roma . Aveva avuto una esperienza nella politica giovanile, che gli ha fatto ben presto rinunciare alle sue ispirazioni. Si era ritirato a vita di campagna nella sua terra natale, e rinunciò ad una vita di agi, la sua era una famiglia benestante, e ad una possibile carriera politica in coerenza con la sua visione del mondo.
Solamente il coinvolgimento con OLP, gli fece riprendere la passione della politica, e con la sua cultura ed il suo carisma, ben presto divenne un riferimento nazionale per l’Organizzazione Lotta di Popolo.

I temi di politica internazionale furono un primo discrimine nei confronti della destra e della sinistra, i capisaldi erano: diritto all’autodeterminazione dei Popoli, diritto dei Palestinesi ad avere uno Stato; no al capitalismo e all'imperialismo sia Usa che Urss, duopolio diretta conseguenza degli accordi di Potsdam e Jalta; no al Sionismo, in quanto “motore” dell’occupazione progressiva della Palestina per costruire il grande Israele dal Nilo all’Eufrate; sì all’Europa dei Popoli lontana da quella che sarebbe diventata poi l'UE.

In politica economica, OLP era per la partecipazione degli operai alla conduzione delle imprese, per un controllo forte sulle banche, per maggiori investimenti pubblici sull’edilizia, da qui il tema economico si intrecciava con quello sociale: OLP partecipò a diverse occupazione, e si sarebbe poi voluto “applicare” la lezione di Pound.

In politica tout court si preferiva una repubblica presidenziale, per un’università communitas docentium et studentium, per una reale partecipazione del popolo alle decisioni. Secondo i compagni di lotta, le chiamate alle urne erano una falsa partecipazione, perché il voto di chi era consapevole veniva cancellato dal voto di chi ubbidiva a logiche clientelari.
Non a caso poi OLP era contro il Vaticano, in quanto organizzazione estranea e/o contraria agli interessi del Popolo.

Uno degli slogan che si traduceva concretamente era quello di “massima libertà, massima responsabilità”.
Gli Obiettivi raggiunti sono stati parecchi, ma tutti “culturali”, nel senso che l’influenza di Lotta di Popolo si allunga sui movimenti nati negli anni successivi.

Leucio era un rivoluzionario, lottò contro l’autonomia del comune di Scanzano Jonico prevedendo i danni che ne sarebbero derivati alla comunità scanzanese ed a quella montalbanese. Organizzò assemblee, manifestazioni e comizi con i contadini colpiti dalle calamità atmosferiche del 1974 e formulò una proposta di legge regionale che era riuscito a far approvare dal Consiglio regionale della Basilicata. Difese dall’ipotesi di privatizzazione il bosco comunale di Andriace e fondò l’Unione Sportiva “Folgore”, elaborò un progetto di rinascita del comune di Montalbano Jonico.

Si battè contro la logica degli opposti estremismi e le false contrapposizioni ideologiche e previde la crisi della partitocrazia e il suo distacco dai reali interessi del popolo e non cedette mai alle sue allettanti lusinghe.
Leucio Miele possedeva un carisma avvertito dai suoi concittadini di ogni ceto sociale e al di là delle appartenenze politiche, per questo oggi abbiamo analizzato la sua figura, una persona che viene ricordato dai militanti extra-parlamentari del tempo, con ammirazione per sua voglia di lottare e la sua umanità.

Quindi l'idea di OLP non era solamente una Utopia irrealizzabile, non è un fenomeno marginale, ma sono una novità, una spinta d'essere, che dovrebbero essere da guida per chiunque voglia cambiare davvero le cose.

I punti in comune con OLP ci sono, con le dovute differenze sia anagrafiche che di pensiero su alcune cose, ma non possiamo che tentare di raccogliere la loro identità rivoluzionaria per sognare un mondo giusto oltre la destra e la sinistra, oltre gli schemi.

Ringraziamo ancora una volta il compagno di Lotta per la sua testimonianza, sebbene anarchici (ma liberi pensatori) apprezziamo chiunque abbia provato, con ogni mezzo, a migliorare il mondo che ci circonda.