Nel giorno 25 gennaio 2022, non è più tra noi una figura importante , sia per la comunità del paese di Mariglianella, che per la micronazione di Urside. All'età di 106 si spegne la patrizia Francesca Russo, per tutti conosciuta come "la Signorina Franca" oppure "Zia Franca" nella comunità dell'agronolano era un personaggio che è stato importante perché ha contributo all'alfabetizzazione di sette generazioni, e per incidere la sua memoria, le dedichiamo questo articolo, siccome è cara a noi tanto per motivi affettivi, tanto perché è stata una persona importantissima per la comunità locale di Mariglianella.

Nata il 29 Maggio 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, in una famiglia agiata -ma non troppo-, ha vissuto assieme ad altri sei fratelli, ed è la primo genita dei marchesi Russo, che nonostante la perdita di possedimenti terrieri dopo l'unità d'Italia (con la conseguente perdita del titolo nobiliare per colpa della neonata monarchia Sabauda) ha saputo comunque essere ancora d'influenza nella comunità locale del paese di campagna conosciuto come Mariglianella, un territorio compreso tra le comunità più importanti di Pomigliano d'Arco e Nola, in provincia di Napoli.

L'istruzione in casa Russo è sempre stata importante, ed era la prima cosa, difatti zia Franca fu la prima persona della comunità a completare gli studi magistrali per poter lavorare come insegnante, in una comunità rurale come la Mariglianella del 1915, che soffriva ancora di un ampio divario rispetto ai centri più importanti e prosperosi della Regione Campania.

Per Franca, i titoli e le gerarchie non erano cose indispensabili, per lei l'unica cosa che doveva essere nobile era l'animo. Ha insegnato intere generazioni ad amare e rispettare tutti gli esseri viventi, la natura e gli animali, rincarnando gli ideali del culto Mariano ed applicandoli nella vita di tutti i giorni, Il culto mariano è estremamente importante siccome rappresenta uno degli ultimi barlumi di "paganesimo" nella cristianità siccome era un culto sincretico delle figure di Iside, Diana e Minerva in ottica ovviamente cristiano cattolica.

Franca era una persona dalla forte nobiltà d'animo. Aiutava tutto e tutti, ed era sempre pronta ad aiutare la comunità locale ed i più bisognosi. Le sue non erano parole, ma erano fatti. Era in prima linea ad aiutare gli orfani della guerra e i mutilati alla tenera età di 10 anni, educava ed alfabetizzava le persone della comunità locale, affinché si potesse condividere la conoscenza che per lei era "un bene che doveva essere di tutti".

Fu solamente l'impegno sociale e la persuasione di quello che sarebbe dovuto essere il suo futuro  ipotetico marito a non farla laureare, altresì sarebbe stata lei la prima laureata d'Italia e la prima laureata Campana. Nonostante sia vissuta in una società veramente patriarcale, Franca ha combattuto aspramente ed ha vinto contro tutti i pregiudizi ed ha donato il suo sapere a tutti, incondizionatamente. Lei ha combattuto per studiare ed ha fatto di tutto per essere libera, una donna forte, che dimostrava ogni giorno il suo valore.

Dopo la delusione affettiva talmente forte, che le ha fatta desistere dallo sposarsi ed avere figli, Franca ha dedicato la sua vita alle persone e gli animali. Il suo era un affetto incondizionato verso tutti gli esseri viventi. Ha salvato animali in difficoltà, come ha salvato persone in difficoltà, spesse volte ha anche pagato qualche ingenuità dovuta al suo carattere che vedeva il buono in tutto il creato. 

Ha dedicato la sua vita a costruire una comunità migliore alfabetizzando più del 90% della popolazione assieme alle sue sorelle, tutte insegnanti che come lei si sono "immolate" per costruire un mondo migliore, una comunità migliore insegnando valori importanti come il rispetto della Natura, delle Tradizioni, della Conoscenza, dell'Amore spronando le persone a migliorarsi ed inseguire i propri sogni, ha sempre affermato che tali vanno inseguiti. Ha generato diverse generazioni di medici, ingegneri e letterati, ai quali dava proprio supporto quando nessuno era lì a credere in loro.

Ha sempre detto che voleva un mondo meno egoista, dove le persone avrebbero loro tutte trovate una dimensione per vivere liberamente: “Bisogna organizzare la società in maniera tale per cui ogni individuo, uomo o donna, possa trovare, nell’arco della sua vita, uguali mezzi per sviluppare le sue diverse facoltà. Vi sarà una trasformazione qualitativa, un nuovo vivere, una rivelazione creatrice di vita, un nuovo cielo e una nuova terra, un mondo giovane e possente in cui le nostre presenti dissonanze si risolveranno in un tutto armonioso.”  Tramite questo motto bakuniano possiamo riassumere in poche parole il suo ideali di vita.

Ci sarebbe tanto ancora da scrivere sulla sua vita e su quanto abbia da insegnare ancora alle generazioni future, ma l'intento del nostro articolo è di sigillare "nel marmo virtuale", la figura di una persona che ha sempre lottato per la sua comunità, la sua libera comunità.

La sua vita è coronamento di una lunga, densa ed emozionante strada spesa a costruire un mondo migliore: era attiva nella cura nei cari affetti familiari, nella missione educativa delle nuove generazioni, nella caritatevole opera di aiuto alle famiglie disagiate, nella coerente pratica della dottrina sociale della Chiesa e nella dedizione al culto mariano. Il suo esemplare modello di vita suscita in tutti noi un filiale gesto di riverente riconoscenza per lei, guida morale, spirituale e culturale della nostra comunità: che la terra sia lieve. Non ti dimenticheremo mai. Grazie Zia Franca."

https://www.ilmediano.com/mariglianella-festeggia-i-100-anni-della-concittadina-francesca-russo/


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