Muore in un misterioso incidente d'auto Lars Vilks, l'artista svedese noto ai più per aver ironizzato con una vignetta che ritrae Maometto con la testa da cane. Ma per i micronazionalisti era già noto dal 1996, quando diede vita a Ladonia. Qui vi raccontiamo la sua storia.
Ladonia è una micronazione proclamata a seguito di una battaglia legale di diversi anni tra l'artista Lars Vilks e gli enti locali su due sculture: Nimis (latino per "troppo", una struttura composta di 75 tonnellate di legni) e Arx (latino per "fortezza", una struttura in pietra), nella riserva naturale del Kullaberg nel nord-ovest dello Skåne, Svezia. Il territorio rivendicato fa parte della riserva naturale.
Nel 1980, l'artista Lars Vilks iniziò la costruzione delle due sculture, ma nel momento in cui vennero scoperte il consiglio locale dichiarò le sculture edifici ed essendo vietata la costruzione nella riserva naturale ne venne richiesta la demolizione e rimozione delle macerie.
Vilks fece ricorso contro la decisione , ma perse la causa. Per protesta, nel 1996, proclamò la micronazione di Ladonia: la sua opera intanto raggiunge i 100 metri di estensione e le tonnellate di legno utlilizzato! La creatura ne ha viste di tutti i colori, dalla vendita all'artista Christo all'incendio per mano di vandali che ne distruggono due terzi. M la storia di Arx è ancora più interessante: per evitare problemi, che inevitabilmente arrivano, la si dichiara un libro dalle pagine che non si possono girare, un gigantesco libro di pietra. Regolarmente pubblicato da una casa editrice conquista ben presto il suo pubblico di lettori (e di vandali detrattori armati di martello). Al suo interno c'è l'anello d'oro del dio celtico Lug, incastonata in una delle sue pagine involtabili.
Insomma, arte allo stato puro. E non solo concettualmente. Fuori del controllo svedese per la remota ed impervia ubicazione Ladonia vede riconoscere la sue opere come monumenti nazionali (e attrazione turistica, come molte micronazioni territoriali): nasce quindi la moneta Ortug, del valore di dieci corone svedesi, e adotta come lingua ufficiale il Latino. E naturalmente una bandiera caratterizzata da una croce verde in campo verde (!). L'inno nazionale si esegue lanciando una pietra nell'acqua.
Perché Ladonia? Per la sua dedica al mitologico drago Ladone, ucciso da Eracle in una delle sue fatiche. Era un drago dalle cento teste che sorvegliava i pomi d'oro delle Esperidi e non doveva essere proprio gradevole allo sguardo essendo tra l'altro figlio altri due mostri, Tifone ed Echidna, creatura metà demone e metà serpente (una coppia prolifica della mitologia) che aveva generato altri animali da compagnia come la Chimera, Idra e Cerbero). La leggenda vuole che Era, ricevuto in regalo dalla madre Terra per le sue nozze con Zeus un albero che produceva mele d'oro, vi mise il drago di guardia, nel giardino delle Esperidi. Erade uccise il drago per impadronirsi delle preziose mele, ed Era depose Ladone tra le stelle, affinché fosse ricordato da tutti: nacque così la costellazione del Drago.
Quello che il mito greco non dice, però, è che dopo l'impresa di Eracle, l'albero delle mele d'oro fu portato a nord, nel regno del re Ladone, che sorgeva ai confini dell'odierna Svezia. Il re custodi l'albero, ma quando il suo regno andò in rovina (perché tutti i regni vanno in rovina), la pianta e suoi preziosi frutti andarono dispersi. Il Principato di Ladonia sorge spontaneamente nel punto in cui si trovava quell'antico regno.
Nel 1999, un'altra scultura, Omphalos (dal nome di una piccola scultura nel tempio di Delfi, "che segna il centro del mondo"), venne realizzata in pietra e cemento, 1,61 metri di altezza e peso di una tonnellata. La Gyllenstiernska Krapperup Foundazion, costituita per promuovere arte e cultura, accusò Vilks di aver costruito questa nuova scultura e lo denunciò alla polizia, e nel mese di agosto 1999 la corte distrettuale ne ordinò la rimozione. La Fondazione aveva anche chiesto la rimozione di Nimis e Arx, ma il tribunale non ne scelse la rimozione. La Fondazione, dunque, presentò ricorso contro la decisione alla Corte Suprema.
La rimozione di Omphalos era controversa: a Vilks era stato imposto di trovare un modo accettabile per rimuovere la scultura. Egli propose di rimuoverla il 10 dicembre 2001, 100º anniversario del Premio Nobel, e chiese il permesso di farlo, che venne concesso. A quel tempo, un altro artista, Ernst Billgren, aveva acquistato Omphalos, e aveva richiesto espressamente che non venisse danneggiato durante la rimozione. Nelle prime ore del 9 dicembre, una barca-gru venne inviata (dal DYKMA, sotto contratto dalla Enforcement Administration) nel sito e la scultura venne rimossa.
Successivamente, Vilks chiese al consiglio il permesso di erigere un monumento dov'era locato Omphalos. Venne concesso il permesso di erigere un monumento non superiore a 8 metri di altezza, che venne debitamente realizzato e successivamente inaugurato il 27 febbraio 2002.
La micronazione conta ad oggi più di 25.000 cittadini provenienti da oltre 50 paesi, di cui più di 1000 insigniti di titolo nobiliare. Nessuno ovviamente è residente nel territorio di Ladonia. La regina è Carolyn I (Carolyn Shelby), successa a Ywonne I (Ywonne Jarl, eletta democraticamente nel 1997), destituitasi nel 2013.