Atlantium, come altri casi, è una micronazione non territoriale, ma che allo stesso tempo possiede una base fisica.
Infatti, mentre ufficialmente rivendica una sovranità extra-territoriale, di fatto possiede 61 m², collocati al centro di Sydney, che costituiscono la sua capitale. Tuttavia sceglie di relegarsi nella prima categoria in quanto, secondo i suoi fautori, la sovranità moderna dovrebbe essere indipendente da una locazione geografica o da una maggioranza etnica, più semplicemente una persona dovrebbe essere libera di scegliere di quale stato essere cittadina al di là del luogo dove vive o dove è nata.
I principi fondanti dell'impero sono l'intrinseca coesistenza tra diritti individuali e responsabilità sociali e collettive.
Il sistema di governo e la monarchia repubblicana che si definisce secolare, pluralistica, liberale e socialdemocratica.

Attualmente, però, le istituzioni sono in fase di transizione verso la devolution della costituzione che sancisce che nel caso in cui non si rischiano a fare elezioni i poteri passino nelle mani del capo dello stato. In condizioni normali invece i cittadini eleggono i propri rappresentanti presso il Senato Imperiale mentre la giustizia è rappresentata dal Magister Aequitas.
La lingua ufficiale, insieme all'Inglese, è il Latino. Ma l'elemento caratteristico più curioso è l'adozione di un calendario decimale, introdotto dal gennaio 2001.

La storia di Atlantium ebbe inizio il 27 novembre 1981, giorno in cui tre studenti australiani, George Francis Ctuickshank, Geoffrey John Duggan e Claire Marie Duggan, proclamarono la sua unilaterale e pacifica dichiarazione di indipendenza dal Commonwealth dell'Australia. In quel momento vennero rivendicati 10 m2 a sud della capitale australiana nella città di Hurstville, e Cruickshank assunse il titolo di sua Maestà Imperiale George II ed ottenne pieni poteri.

Successivamente la neonata nazione si dotò di struttura, simboli e istituzioni.
In particolare vennero adottati una costituzione sullo spunto dalla Costituzione del Giappone Meiji del 1868, ed un Senato Imperiale.
Nel 1982 si svolsero le prime elezioni; lo stesso anno venne adottata una bandiera e vennero emessi francobolli convalidati dalle poste australiane.
La novità più importante del 1986, oltre ad altre elezioni, fu l'introduzione della nobiltà e degli ordini cavallereschi.
L'evoluzione di Atlantium dovette però bruscamente arrestarsi nel 1988 quando, nonostante nuove elezioni ed un nuovo governo, il nucleo di base dei suoi cittadini, composto da universitari di Sydney, si disperse al termine degli studi.
La situazione precipitò nel 1990 tanto di impedire lo svolgimento di nuove elezioni. Così l'imperatore riottenne pieni poteri che garantirono la sopravvivenza della micronazione, ma non ne evitarono la sospensione.

Come per molte micronazioni e per tutto il movimento micronazionalista la diffusione di internet salvò la situazione e nel 1999 vi fu la rifondazione dell'Impero di Atlantium, anno in cui l'Imperatore George II acquistò legalmente la proprietà che divenne simbolicamente l'epicentro geografico del suo stato che oggi conta 500 cittadini sparsi per il mondo.

Fonte: "Micronazionalismo: libertà, identità, indipendenza" di Emanuele Paglarin


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